L' idea gli venne, come spesso accade, per estensione logica di un' esperienza banale. Di fronte all' ennesima lista per la spesa che la signora Abegg gli mise in mano prima di mandarlo all' Emporio Fergusson e Figli, Pehnt capì, in un istante di noumenica illuminazione, che la soluzione stava nell' astuzia del catalogare. Se uno, via via che imparava le cose, se le scriveva avrebbe ottenuto alla fine un completo catalogo delle cose da sapere, consultabile in ogni momento, aggiornabile ed efficace contro eventuali cali di memoria. Intuì che scrivere una cosa significava possederla - illusione verso cui inclina una non insignificante parte di umanità.