
Ci son quelli che vengono schiantati dal dolore.
Quelli che diventano pensosi.
Quelli che parlano del più e del meno, neanche del morto, di piccole cose domestiche, ci sono quelli che dopo si suicideranno e non glielo si vede in faccia, ci sono quelli che piangono molto e cicatrizzano in fretta e ci sono quelli che annegano nelle lacrime che versano.
Ci sono quelli che sono contenti, sbarazzati da qualcuno, ci sono quelli che non riescono più a vedere il morto, tentano, ma non ce la fanno, il morto ha portato con sé la propria immagine, ci sono quelli che vedono il morto ovunque, vorrebbero cancellarlo, vendono i suoi tre stracci, bruciano le sue foto, traslocano, ci riprovano con un vivo, ma niente da fare, il morto è sempre lì, nel retrovisore.
Ci sono quelli che fanno il pic-nic al cimitero e quelli che lo evitano perché hanno una tomba scavata nella testa.
Ci sono quelli che non mangiano più, ci sono quelli che bevono, quelli che si domandano se il loro dolore è autentico o costruito.
Ci sono quelli che si ammazzano di lavoro e quelli che finalmente si prendono una vacanza.
Ci sono quelli che trovano la morte scandalosa e quelli che la trovano naturale con-l’età-per-cui, circostanze-che-fanno-sì-che, è la guerra, è la malattia, è la moto, la macchina, l’epoca, la vita,
ci sono quelli che trovano che la morte sia la vita.
E ci sono quelli che fanno una cosa qualsiasi.
Che si mettono a correre,
per esempio.
Prendete un Malaussène, fategli del male, lui corre.
Corre, Malaussène, e non si capisce chi potrebbe correre più in fretta, far girare il mondo sotto i piedi, se non, forse, un altro Malaussène, un altro dolore in movimento, e a conti fatti devono essere tanti, questi corridoi afflitti, a giudicare dalla rotazione della terra.
Corri Malaussène, la terra è rotonda e non c’è risposta, ci sono solo gli esseri umani, l’unica risposta si chiama Julie, c’è solo Julie, Julie all’ospedale, Julie con la pancia vuota, Julie da riportare a casa, e da quando in qua uno ha bisogno di risposte mentre corre verso Julie?
Anche colui che corre verso la donna amata, colui che corre verso il grande amore, fa girare il mondo!
"L'amore, sempre l'amore, quanto rompi con questo amore, Benjamin!"
ha sbraitato Julie.
"Roba da farmi venir voglia di ricominciare con le scopate fini a se stesse."
"..."
"Il mondo secondo Malaussène? Con amore o senza amore! Non c'è alternativa! Il dovere dell'amore! L'obbligo della felicità! La garanzia-gioia! L'altro nel bianco degli occhi! Un universo di pesci lessi!
ti amo, mi ami...
Ma che ce ne facciamo di tutto questo amooore?
Che nausea!"
"..."
"Da dove ti viene questa religione dell'amore. Benjamin? Dove te lo sei beccato questo vaiolo rosa? Cuoricini che puzzano di melassa! Quello che tu chiami amore nella migliore delle ipotesi sono semplici voglie! Nella peggiore, abitudini! In entrambi i casi, una messinscena!
Dall'impostura della seduzione fino alle bugie della rottura passando per i rimpianti inespressi e i rimorsi inconfessabili, solo parti da caratterista!
Nient'altro che fifa, intrallazzi, trucchi, eccolo qua il grande amore! Una sporca gabola per dimenticare chi siamo! E riapparecchiare il tavolo tutti i giorni!
Quanto rompi, Malaussène, con l'amore! Cambiati gli occhi! Apri la finestra! Comprati un televisore! Leggi il giornale! Impara la statistica! Entra in politica! Lavora! E poi ne riparliamo del grande amore!"
Fa un lungo respiro.
Poi dice:
"Scusami".
"Non è niente."
"E' passato."
Ripete:
"Scusami".
[...]
Si perchè la felicità, la felicità... non c' è mica solo la felicità nella vita, c' è la vita!
A nascere son buoni tutti...
Persino io sono nato!
Ma poi bisogna divenire! Divenire! Crescere, aumentare, svilupparsi, ingrossare...
(senza gonfiare),
accettare i mutamenti (ma non le mutazioni),
maturare (senza avvizzire),
evolvere (e valutare),
progredire (senza rimbambire),
durare (senza vegetare),
invecchiare (senza troppo ringiovanire),
e morire senza protestare, per finire!
Un programma enorme! Una vigilanza continua...
Perchè a ogni età l' età si ribella contro l' età, sai!
...
E se fosse solo questione di età...
...
Ma c' è anche il contesto!
...
E il contesto, piccino...